Un silenzio insolito ha avvolto questa mattina il litorale di Miseno: le porte dell’Oblio, storico bar-ristorante affacciato sulla spiaggia, sono rimaste chiuse. Non per ferie o ristrutturazioni, ma per protesta. Il titolare ha deciso di sospendere l’attività dopo che, poche ore prima, la Guardia Forestale e la Polizia Municipale hanno messo i sigilli al parcheggio privato della struttura.
La decisione, drastica ma sentita, arriva dopo il sequestro dell’area di sosta annessa al locale. Non è una chiusura per scelta, è un grido di disperazione. Senza parcheggio i clienti non arrivano, e non é possibile tenere aperto un locale vuoto. Così decine di dipendenti rischiano di restare a casa.
Per molti l’Oblio è un punto di riferimento sul litorale, meta abituale di turisti, famiglie e giovani che scelgono Miseno per trascorrere le giornate d’estate. La sua chiusura improvvisa non è passata inosservata e sta facendo discutere cittadini, operatori del settore e visitatori abituali.
Il sequestro del parcheggio dell’Oblio si aggiunge a una lunga serie di provvedimenti che stanno interessando altre aree di sosta a Miseno e Miliscola. Una situazione che rischia di paralizzare l’intero comparto turistico a pochi giorni dall’avvio della stagione estiva. In risposta, l’associazione “Alba Flegrea” ha già annunciato una manifestazione di protesta per sabato prossimo: un appuntamento che vuole unire cittadini, imprenditori e lavoratori sotto un’unica richiesta di attenzione da parte delle istituzioni.
