COSA STA SUCCEDENDO AI MERCATI? UN BREVE PUNTO SULLA SITUAZIONE
Dall’inizio del 2025, i mercati finanziari europei hanno attraversato una fase di forte volatilità, influenzati da una serie di fattori economici e geopolitici. Dopo un avvio d’anno positivo, con gli indici azionari in crescita e un clima di relativa fiducia tra gli investitori, nelle ultime settimane la tendenza si è invertita. Il recente ribasso delle borse americane e il rialzo dei rendimenti obbligazionari europei segnalano un contesto di maggiore incertezza, alimentato da eventi chiave come l’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump e il programma di riarmo europeo ReArm-EU.
IL MERCATO AZIONARIO
Nei primi due mesi dell’anno, il mercato azionario europeo ha mostrato una performance solida. L’indice Stoxx 600 ha registrato un incremento consistente, superando addirittura la crescita dell’S&P 500. Anche il più selettivo Stoxx 50 ha raggiunto un massimo storico a febbraio, sostenuto da dati macroeconomici favorevoli e da una stagione di utili particolarmente robusta per molte aziende europee. Tuttavia, a partire da marzo, il sentiment è cambiato bruscamente. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa si sono intensificate dopo che l’amministrazione Trump ha deciso di imporre dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti dall’UE, colpendo un volume di scambi pari a 26 miliardi di euro. La risposta europea non si è fatta attendere: Bruxelles ha annunciato contromisure di pari entità. Questa escalation commerciale ha provocato un aumento della volatilità sui mercati finanziari (soprattutto americani), con un impatto particolarmente negativo sui titoli industriali e manifatturieri, più esposti alle dinamiche commerciali internazionali.
IL MERCATO OBBLIGAZIONARIO
Parallelamente, il mercato obbligazionario ha registrato un rialzo dei rendimenti, riflettendo un clima di crescente cautela da parte degli investitori. Il Bund tedesco a dieci anni ha raggiunto il 2,83%, mentre il BTP italiano è salito al 3,95%. L’incremento dei rendimenti suggerisce un atteggiamento più prudente da parte degli operatori di mercato, che stanno valutando attentamente i rischi legati alla stabilità economica europea. In particolare, il programma di riarmo ReArm-EU, lanciato dalle istituzioni comunitarie con l’obiettivo di rafforzare la capacità difensiva del continente, ha sollevato dubbi sulla sostenibilità della spesa pubblica. L’aumento degli investimenti nel settore della difesa e dell’aerospazio ha stimolato la crescita di alcune aziende del comparto, ma allo stesso tempo ha riacceso il dibattito sull’impatto che questa strategia potrebbe avere sui conti pubblici nazionali e sull’equilibrio delle finanze europee.
UNO SGUARDO MACROECONOMICO
A livello macroeconomico, il riassetto delle priorità di bilancio da parte dei governi europei potrebbe avere conseguenze più ampie. Se da un lato il comparto industriale legato alla difesa potrebbe beneficiare di nuove commesse, dall’altro alcuni settori potrebbero subire contraccolpi negativi a causa di una minore disponibilità di risorse per investimenti infrastrutturali e programmi di welfare. Inoltre, l’aumento delle tensioni geopolitiche e la pressione sui conti pubblici potrebbero influenzare le decisioni della Banca Centrale Europea.
COSA CI ASPETTA PER IL FUTURO?
Guardando avanti, il contesto rimane complesso e in continua evoluzione, che tuttavia potrebbe portare a piacevoli sorprese (e guadagni) per chi sa muoversi bene. Gli investitori dovranno muoversi, tuttavia, con cautela, valutando attentamente le opportunità offerte dal mercato senza sottovalutare i rischi macroeconomici. Le scelte politiche dell’Unione Europea e degli Stati Uniti avranno un peso determinante sull’andamento dei mercati, così come le decisioni della BCE in materia di politica monetaria. Nei prossimi mesi, sarà fondamentale monitorare da vicino gli sviluppi delle tensioni commerciali e il possibile impatto del piano di riarmo europeo sulle economie del continente. In un quadro così incerto, la diversificazione e una gestione attenta del rischio saranno elementi chiave per affrontare le sfide che il 2025 ha in serbo per i mercati finanziari.
Luca Scotto d’Aniello
Consulente Finanziario
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