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Campi Flegrei, il bollettino di gennaio: sismicità in crescita, scosse, gas e suolo in movimento

Campi Flegrei: il punto sulla situazione sismica e geologica a gennaio 2025

L’Osservatorio Vesuviano ha pubblicato il bollettino mensile di sorveglianza sui Campi Flegrei relativo al mese di gennaio 2025. Vediamo insieme i dati più importanti sullo stato di questa area vulcanica attiva, tra sismicità, sollevamento del suolo e attività geotermica.

Tremano i Campi Flegrei: 319 terremoti registrati

Nel corso del mese di gennaio 2025, l’area dei Campi Flegrei ha registrato 319 terremoti, il più forte dei quali ha avuto una magnitudo di 3.3 ed è stato rilevato il 17 gennaio. Gran parte di questi eventi sono stati di bassa intensità, con profondità generalmente contenute. Si sono, però, verificati quattro sciami sismici, concentrati soprattutto nell’area della Solfatara e di Pozzuoli.

Ecco i principali sciami sismici del mese:

  • 13 gennaio: 13 terremoti, magnitudo massima 1.1
  • 17 gennaio: 7 terremoti, magnitudo massima 3.3
  • 21 gennaio: 8 terremoti, magnitudo massima 2.1
  • 24 gennaio: 9 terremoti, magnitudo massima 2.2

Il suolo continua a sollevarsi

L’analisi delle deformazioni del suolo conferma che il fenomeno del bradisismo continua. Il sollevamento totale registrato dal 2005 a oggi ha raggiunto circa 138 cm nella zona di massima deformazione, in particolare nell’area di Rione Terra a Pozzuoli.

Negli ultimi mesi, la velocità di sollevamento è diminuita rispetto ai periodi precedenti, passando da 20 mm al mese (fino a luglio 2024) a 10 mm al mese da agosto 2024 in poi. Questo dato suggerisce una lieve riduzione del fenomeno, ma gli esperti restano vigili.

Monitoraggio termico: nessuna variazione significativa

L’analisi delle temperature superficiali nelle aree fumaroliche dei Campi Flegrei, come Solfatara e Pisciarelli, non mostra variazioni significative. Tuttavia, l’area di Pisciarelli continua a subire trasformazioni, con l’allargamento della polla d’acqua bollente, che rende difficile l’accesso ai ricercatori per le misurazioni.

Aumento del gas vulcanico: segnali da non sottovalutare

Le analisi geochimiche hanno rilevato un aumento della pressione e della temperatura nel sottosuolo. Il rapporto tra i gas CO₂ e H₂O resta elevato, segno che i fluidi magmatici continuano a spingere verso la superficie. Inoltre, la temperatura stimata del sistema idrotermale è rimasta intorno ai 250°C, con picchi fino a 263°C negli anni scorsi.

Anche il flusso di CO₂ dal suolo continua ad aumentare, raggiungendo un livello di 5000 tonnellate al giorno, valore paragonabile a quello di alcuni vulcani attivi nel mondo.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Gli esperti dell’Osservatorio Vesuviano continueranno a monitorare attentamente l’evoluzione del fenomeno. Al momento, non ci sono segnali di un’eruzione imminente, ma il bradisismo e l’attività sismica richiedono attenzione, soprattutto per chi vive nell’area flegrea.

Resta fondamentale seguire le comunicazioni ufficiali e mantenere alta la consapevolezza sui rischi naturali della zona.

Per consultare il bollettino di gennaio 2025, clicca sul seguente link: https://www.ov.ingv.it/index.php/monitoraggio-e-infrastrutture/bollettini-tutti/mensili-dei-vulcani-della-campania/flegrei/anno-2025-3/1733-bollettino-mensile-campi-flegrei-2025-01/file

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