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Avv. Armida Mancino: “La costituzione italiana spiegata ai bambini”. Articoli 7 e 8

La costituzione spiegata ai bambini – rudimenti di educazione civica per tutti

Cari bambini e cari adulti, ecco una nuova puntata della storia della nostra Italia; oggi ci concentreremo sugli articoli 7 e 8 della Costituzione, due articoli che parlano di religione e libertà.

Articolo 7: Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale

Articolo 8: Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.

Parliamo di un argomento molto importante, cioè il rapporto fra la Chiesa e la nostra Italia.

E la prima cosa da dire è che…non esiste una sola Chiesa, ne esistono tante!

Ma sapete cosa è davvero una “Chiesa”? non è solamente l’edificio dove molti di noi vanno a pregare e ad ascoltare i ministri del culto, cioè quei signori che hanno deciso di dedicare la propria vita al loro Dio; con la parola “Chiesa”, che come molte parole italiane ha origine dal greco antico, intendiamo indicare una comunità, cioè un insieme di persone, ed in particolare un insieme di persone che credono in Dio.

Verrà il momento, sicuramente, in cui a scuola vi insegneranno che esistono tante religioni al mondo, che sono legate a dei particolari luoghi geografici, che molte religioni sono legate alla storia e alla cultura di certi popoli in particolare: per esempio, in India c’è la religione induista, in Giappone la shintoista, e in Italia la religione cattolica.

In Italia, fino al 1861, fra i vari Stati esisteva anche lo Stato della Chiesa, dove il Papa era anche un Re ed aveva un territorio da amministrare, e dei sudditi. Ed erano tanti i suoi sudditi!

Con l’unità d’Italia (studierete anche quella bella pagina di storia italiana chiamata “Risorgimento”) il territorio occupato dal papato divenne territorio dello Stato italiano, e al Papa rimase piazza San Pietro e una piccolissima porzione della città di Roma, che corrispondono a quello che oggi conosciamo come “Città del Vaticano”, dove il Papa continua ad essere un re e a comandare da solo, ma soprattutto da questo piccolo Stato esercita la sua funzione di guida spirituale di tutti i cattolici del mondo.

I rapporti fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica sono regolati da un accordo tra il Re ed il Papa firmato nel 1929, chiamato “Patti lateranensi”, e poi modificati dal Papa e dalla Repubblica italiana nel 1984, e stabiliscono i diritti e doveri tra le due istituzioni, che hanno innanzitutto il dovere di rispettarsi e, come dire, di non farsi i dispetti, cioè di riconoscere la reciproca importanza per i cittadini, senza che nessuno dei due cerchi di superare l’altro o di costringerlo a fare delle cose.

E cari bambini, vi svelo il più grande segreto della democrazia: se esiste il diritto di fare qualcosa deve esistere il diritto a non farla!

Cosa significa? Che se esiste, ad esempio, il diritto di dire le preghiere, lo Stato non può costringervi a pregare.

E ciò vuol dire anche che i cittadini italiani che professano una religione diversa da quella cattolica, e cioè che credono in un Dio “diverso”, debbono poter pregare il loro Dio senza che nessuno glielo impedisca.

E infatti in Italia esistono non sono le chiese cattoliche, ma anche ad esempio quelle anglicane, o i luoghi per pregare secondo le indicazioni del Vecchio Testamento o del Corano.

Ciò vuol dire che in Italia tutte le religioni sono benvenute, purché rispettino i principi fondamentali delle nostre Leggi, a partire dal fatto che tutte le persone nascono e sono libere ed eguali, senza nessuna distinzione, come ci ha insegnato l’articolo 3 della Costituzione, e che lo Stato ha il dovere di non fare nessuna differenza fra i cittadini in base al fatto che credano o meno in un Dio.

Armida Mancino

Articoli precedenti:

Articolo 1

Articolo 2

Articolo 3

Articolo 4

Articoli 5 e 6

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