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Il dialetto nostrano: ‘a Criànza, non solo educazione. Buon Anno a tutti!

A Crianza è un termine molto conosciuto del nostro dialetto e letteralmente indica la buona educazione, il rispetto, la cortesia, gli atti di omaggio, etc. ma è sicuramente uno di quei termini che occorre guardare al di là del significato stesso perché esso esprime pienamente le nostre tradizioni, gli usi ed i comportamenti.

Deriva dallo spagnolo “Criar” (allevare, educare) e dal latino “Creantia” (cose che fanno crescere).

La “crianza” si acquisisce soprattutto da piccoli, attraverso gli esempi impartiti dagli adulti e non è solo un caso che il termine “Criature” (bambini) abbia la stessa radice etimologica.
Chi non ha “Criànza” si dice che è uno “scrianzèto” ed ovviamente viene spesso invitato ad acquisirla: “fatte ‘na ‘mparata ‘i crianza“.

La Criànza può essere buona o cattiva, nel primo caso si parla di “bona criànza” nel secondo di “mala criànza“. E’ considerata mala criànza anche l’omissione della criànza stessa. In passato, un caso tipico di mala criànza era il mancato dono della famiglia della femmina ai genitori del fidanzato: in genere nel periodo natalizio i primi portavano in dono un “capone” o comunque prodotti dell’orto alla famiglia del futuro sposo. L’omissione di questa criànza poteva far saltare definitivamente il matrimonio.

Veniva considerata bona criànza anche l’uso di lasciare l’ultimo boccone (‘u muorzo r”a criànza) nel piatto quando si era ospiti in altre case …per far intendere che non si era proprio dei “morti di fame“. Spesso tale abitudine veniva anche detta “muorzo r’ ‘u scurnuso” (boccone di chi ha vergogna) ma questa era più che altro un simpatico ed ironico rimprovero che i genitori rivolgevano ai propri figli quando non finivano di mangiare tutto ciò che c’era nel piatto.

‘A criànza è presente in tantissimi proverbi e modi di dire perché come risaputo ” ‘a criànza è bona trìrece mise all’anno” cioè non è mai troppa come invece può essere ‘a cunfirenzia (la confidenza) che è ritenuta ” ‘a mamma r’ ‘a mala criànza” (la troppa confidenza si può trasformare in maleducazione), mentre le buone maniere nobilitano tutti: ” ‘i sorde te fanno ricco, a criànza te fa signore“.

Infine è bene ricordare che c’è solo una cosa che non ha criànza, perché arriva senza chiedere il permesso, ed alla quale non si può proprio rimproverare niente: ” ‘a morte nun tene criànza!“.

Buon anno a tutti e speriamo che ci sia sempre più Criànza verso il prossimo!

–montediprocida.com

 

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