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Lettera aperta di Armida Mancino: niente di nuovo sul fronte occidentale

Gentile redazione, perdonate se, ancora una volta, approfitto del Vostro spazio, ma ho come l’impressione che il Vostro sito sia il mezzo più efficace per ottenere delle risposte.

Procediamo con ordine.

Dopo le segnalazioni di parecchi cittadini ho scritto all’ente comunale, in data 17.06.2017,  la breve missiva che qui allego, per chiedere informazioni in merito alla difficile situazione, sia di viabilità che di sicurezza,  in cui versa il quartiere Cappella.
Io non posso farmi un vanto di essere nata e cresciuta a Cappella, ma ho sempre considerato, se consentite, un pochino ridicolo questo gran senso di appartenenza ai singoli quartieri in un paese che si estende per soli 3,5 kmq.

Ho sempre definito Monte di Procida un paese circolare, un paese che abbraccia la colllina e dove al massimo si può fare un distinguo puramente di altitudine fra una Monte di Procida alta ed una Monte di Procida bassa; il borgo di Cappella è una grande risorsa, non solo non valorizzata, ma anche ingiustamente martoriata.

Veniamo all’attualità.

Un’estate particolarmente secca e calda come questa che stiamo vivendo rischia di innescare una miccia pericolosissima proprio nel quartiere di Cappella, dove i terreni incolti sono tanti e molto estesi.

Ho apprezzato molto l’ordinanza sindacale 8319 dello scorso 19 giugno scorso proprio in tema di prevenzione degli incendi; credo sia la terza sul tema a firma dell’attuale sindaco, ma, ahimè, quei terreni in località Cappella restano incolti ora come allora.
Parimenti quasi ogni notte la cittadinanza è “allietata” da rumorose esplosioni di giubilo con luci e rumori, anche qui ora come allora; per non parlare degli zelanti contadini che continuano a dar fuoco alle sterpaglie, allietando anche lì cittadini incolpevoli e desiderosi solo di respirare aria pulita. Qui dovrebbe stare la capacità dell’istituzione, nel generare un cambio di mentalità, far capire che è più facile, conveniente e pratico conferire sfalci e potature al servizio di nettezza urbana invece di intossicare l’aria coi fumi della combustione…anche perchè poi i primi intossicati sono proprio quelli che “appicciano”.
Saremo più fortunati quest’estate? non lo so.

In nome della trasparenza chiedo all’ente di pubblicare le eventuali autorizzazioni all’utilizzo di fuochi artificiali, così da permettere alla cittadinanza di segnalare, come doveroso, eventuali attività prive di autorizzazione (anche se francamente mi pare difficile poter autorizzare l’utilizzo di fuochi artificiali in queste condizioni, se non a mare, e qui secondo le competenze dei vari enti preposti).

Chiedo all’ente, soprattutto, di mettere in campo le adeguate risorse materiali per far sì che quella ordinanza non rimanga, anche quest’anno, lettera morta.

Vi saluto e Vi ringrazio con la speranza di aver fatto, con questa comunicazione, il mio dovere di cittadina.
cordialità,
Armida Mancino

Allegato: lettera cappella 17 06

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