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Stato di agitazione del Corpo di Polizia Municipale di Bacoli

comando vigili protestaBACOLI/ Pm in agitazione, la protesta: sagome in divisa contro il Sindaco

Parlano i Sindacati: “non è una questione di produttività (e diciamo anche che le cifre di cui parla il sindaco in un post di facebook sono false)…ma è ben altro quello che chiediamo.”

BACOLI – C’è aria di rivolta nel Corpo di Polizia Municipale di Bacoli. Stamane l’ennesima assemblea sindacale allo scopo di ottenere un tavolo di confronto con l’Amministrazione di via Lungolago, atteso invano da mesi. Tre sagome raffiguranti Agenti in divisa sono state posizionate ai cancelli d’ingresso degli uffici del Comando Locale, in via Gaetano de Rosa. Tre come i caschi bianchi in più citati in una Delibera di Giunta Comunale ma che, in realtà, non esistono. In polistirolo e cartone in quanto «resistenti al sole, riciclabili e disponibili 7 giorni su sette, a tutte le ore del giorno e della notte».

UN MURO CONTRO MURO – Una provocazione ironica ma che tuttavia evidenzia come il caos generalizzato sia dietro l’angolo. E’ un muro contro muro oramai, invalicabile, con l’Amministrazione da un lato a chiedere una maggiore produttività, un incremento del servizio anche in notturna, e i sindacati dall’altro a far presente tutte le mancanze organizzative dell’Esecutivo e, di riflesso, del Comando, carente di risorse strumentali e di organico. Una politica, quella adottata dall’attuale classe dirigente che, a detta dei dipendenti, sembrerebbe puntare ad esasperare la flessibilità dei lavoratori. «Si chiede una maggiore copertura notturna, una diversa organizzazione del territorio, il tutto senza una visione d’insieme del corpo, concepito evidentemente come una foglia di fico buona per coprire i problemi, ma da lasciare nudo e abbandonato a se stesso» spiegano i sindacati, decisi a non mollare e a far cadere questa foglia di fico per mostrare tutte le carenze organizzative.

“VOGLIAMO LAVORARE COME SI DEVE” – «Vogliamo lavorare notte e giorno se necessario, ma dobbiamo essere messi in condizione di poterlo fare. E’ nostro dovere garantire il controllo del territorio, un presidio costante a tutela della sicurezza dei cittadini. Ma è altresì importante che i nostri diritti non vengano calpestati». I lavoratori sottolineano come le mansioni di cui debbono farsi carico non si limitano alla gestione del traffico veicolare. All’attività di Polizia Stradale, nonché di ausiliari addetti alla Pubblica Sicurezza, i caschi bianchi sono chiamati inoltre a svolgere attività di Polizia Giudiziaria ed Amministrativa per lo Stato. Il lavoro esterno si traduce poi in lavoro interno.

IL COMUNE DA’ “I NUMERI”? Attraverso una deliberazione di Giunta, la numero 157 dell’8 giugno 2016, l’Amministrazione fa sapere che «nel corso di quest’anno non sarà possibile procedere all’assunzione stagionale, conseguentemente una eventuale assunzione slitta necessariamente nell’esercizio finanziario 2017». Ciò significa che la prima battuta d’arresto per i caschi bianchi è evidenziata in queste poche righe: nessun incremento del personale per la stagione estiva 2016. Nel documento viene specificato altresì che gli Agenti di Polizia Municipale sarebbero 31. «Falso», dicono i sindacati. «L’organico è costituito da 26 Agenti, di cui 7 sono part-time al 30%. Ai 26 si aggiungo poi due ausiliari del traffico, per un totale di 28 lavoratori. Per la città di Bacoli dovremmo essere in 48. Il personale è distribuito normalmente su due turni. Considerando i riposi personali, le testimonianze in tribunale, le ferie e purtroppo le assenze per malattia, Come possono 28 Agenti di Polizia Municipale incrementare il loro impegno anche in notturna?». Insomma, al di là del capitolo meramente economico, a non quadrare sono proprio i numeri: il sotto-organico cronico, vera piaga di questo settore.

“LE NOSTRE PROPOSTE MAI ASCOLTATE” – «Abbiamo in mano una progettualità, realizzata a misura della città di Bacoli in maniera quasi certosina, a nostro parere in grado di poter fronteggiare la sfida del caos veicolare. Un dispositivo che non abbiamo avuto modo di presentare a questa Amministrazione – spiegano amareggiati i caschi bianchi – proprio perché un tavolo di confronto con noi e le sigle sindacali, non s’ha da fare. Il motivo? Non lo sappiamo. Siamo ancora in attesa del Piano Urbano Traffico e di una strategia in grado di fronteggiare la sfida del caos veicolare. Riteniamo – concludono – che senza un dialogo serio tra le parti, nulla di costruttivo può essere realizzato per il bene di questo paese».

da Cronaca Flegrea Melania Scotto

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