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CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO D’URGENZA. IL MOTIVO? OSTACOLARE IL LAVORO DELLE MINORANZE

Questo è l’avviso di convocazione che abbiamo ricevuto l’altro giorno:

estratto consiglio

Come si può notare, l’avviso di convocazione reca la dicitura Visto l’art. 10 dello Statuto Comunale co.2– lett. c) che riguarda le convocazioni d’urgenza.

Per questo tipo di convocazioni il nostro Regolamento stabilisce all’articolo 7, comma 21, che “il Presidente del Consiglio, di sua iniziativa o su richiesta del Sindaco o dei Capigruppo in numero tale da rappresentare la maggioranza dei Consiglieri assegnati, convoca d’urgenza il Consiglio indicando le ragioni dell’urgenza da lui individuate o a lui comunicate dal Sindaco o dai Capigruppo”.

Questo perché, in caso di urgenza, il Consiglio si può convocare con sole 24 ore di preavviso (invece dei canonici 5 o 7 giorni). È chiaro che nulla di tutto questo è avvenuto.

Del resto si fa veramente fatica, leggendo i punti all’Ordine del Giorno, a comprendere le ragioni dell’urgenza. Si tratta semplicemente di manifesta incapacità di programmare per tempo le sedute di Consiglio.

Abbiamo ricevuto in data 21/10/2015  l’avviso di convocazione del Consiglio comunale per il giorno 23/10/2015 alle ore 18:30, che seguiva una Conferenza dei Capigruppo tenutasi la mattina del 19/10/2015 e convocata per le vie brevi (telefonicamnte) solo la sera prima.

Nel corso di tale seduta ci è stata praticamente imposta la data del 23/10/2015 e l’orario delle 18:30.

E pensare che gli attuali amministratori, quando si trovavano seduti ai banchi della minoranza, pretendevano di poter scegliere tra almeno due o tre date e di alternare sedute pomeridiane e antimeridiane. Adesso invece vengono, impongono la data e l’ora e via. Non si discute nemmeno. Il tutto nell’indifferenza completa del Presidente del Consiglio comunale.

Presidente che invito a dedicarsi pienamente al suo ruolo, che è un ruolo di fondamentale importanza per tutti i Consiglieri comunali ed al quale bisogna dedicare il giusto impegno e soprattutto tempo.

Qualora invece si sentisse più idoneo a ricoprire altri ruoli, visti anche i suoi continui proclami circa l’attività “amministrativa” che svolge quotidianamente e che invece dovrebbe essere svolta da Assessori e Consiglieri delegati,  lo faccia presente ai suoi colleghi di maggioranza ed al Sindaco che, immagino, sapranno come accontentarlo.

Diversamente si dedichi a fare quello per cui è stato scelto dai Consiglieri comunali e lo faccia con l’attenzione e l’imparzialità che la legge gli impone.

Il tutto nella speranza che in futuro si possano programmare per tempo le sedute di Consiglio comunale, nel rispetto dello Statuto, del regolamento e, soprattutto, delle prerogative delle minoranze che tra l’altro, è bene ricordarlo, rappresentano quasi il 60% degli elettori di Monte di Procida.

 

Rocco Assante di Cupillo

Capogruppo di F@reFuturo

 

 

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