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POZZUOLI – Gravi tensioni presso l’ospedale civile di Pozzuoli per l’aggressione subita da due sindacalisti dell’Ugl.
Il segretario provinciale della sezione commercio e turismo, Vincenzo Pavia, ed il rappresentante sindacale della Campania Catering, Marco Musto, sarebbero stati aggrediti e picchiati da uno dei titolari dell’impresa Campania Catering.
L’episodio, denunciato dalla segreteria provinciale dell’Ugl, si è verificato presso l’ospedale civile di Pozzuoli, la Schiana, intorno alle ore 8,00, mentre era in corso un presidio a sostegno dello sciopero, regolarmente proclamato dalla Ugl, contro il mancato pagamento degli stipendi di marzo ed aprile ai 21 dipendenti della ditta Campania Catering.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti i due sindacalisti sono stati invitati dai vertici dell’azienda nei locali cucina dell’ospedale per discutere della questione e poi, sotto gli occhi di decine di lavoratori in protesta, sono stati aggrediti con corpi contundenti dai titolari dell’azienda.
Marco Musto ha avuto la peggio riportando contusioni al capo che ne hanno consigliato il ricovero nel reparto chirurgia. La prognosi è di 10 giorni. Pavia è riuscito a mettersi in salvo. Sulla vicenda è in corso un’indagine dei carabinieri di Licola presso i cui uffici è stata presentata denuncia.
Opposta la versione dei titolari dell’impresa: uno di loro si è fatto medicare presso il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo: ha denunciato di essere rimasto ferito al petto in una colluttazione avuta con i sindacalisti.
Sulla vicenda è intervenuto il segretario territoriale Ugl di Napoli, Francesco Falco, che ha condannato l’episodio definendolo gravissimo sia per le conseguenze fisiche che ha riportato il sindacalista Ugl sia perchè va ad innescare un clima di intimidatorio verso decine di lavoratori con famiglia che da mesi aspettano lo stipendio.
«La Ugl – ha spiegato Falco – in molte circostanze ha dimostrato piena disponibilità verso le aziende in difficoltà ma qui la questione è diversa: la Campania Catering sebbene ricevesse regolarmente i compensi per il servizio offerto, non aveva alcuna intenzione di iniziare a pagare gli stipendi arretrati al personale».
