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Calcio. Marcianise vs ASD Monte la querelle continua

Il Marcianise non si arrende in merito alla sconfitta subita a tavolino dato che ha presentato un contro ricorso alla Commissione Disciplinare dove i casertani chiedono il ripristino del risultato del campo. Il motivo che ha spinto la squadra di patron D’Anna a fare ciò è una dichiarazione sostitutiva di un atto di notorietà, allegato al ricorso, firmato da Giuseppe Rosi che assumendosi le proprie responsabilità civili e penali dichiara di non aver mai dato mandato all’avvocato Matteo Sperduti, legale al quale è stato notificato il provvedimento e di non sapere della squalifica.

Il Monte di Procida ha proposto subito delle controdeduzioni  come ci spiega il segretario Pino Tammaro: “Il reclamo proposto dalla società Progreditur Marcianise è palesemente iniquo perché è basato sulla notifica della squalifica che è regolarmente avvenuta, senza ombra di dubbio, come evidenziato dalla sentenza del Giudice Sportivo Territoriale (C.U. n° 106 del 04/05/2012) il quale riporta integralmente la data ed estremi della raccomandata regolarmente notificata(la Commissione Disciplinare Territoriale del C.R. Lazio ha regolarmente provveduto alla notifica al nominato calciatore, indirizzandola al suo assistente legale – nel rispetto dell’art. 38, comma 8, lettera a), C.G.S. –, a mezzo plico raccomandata postale del 13.04.2012. È risultato, altresì, dalla documentazione richiesta da questo G.S.T. alla Commissione Disciplinare Territoriale del C.R. Lazio, che la notifica dell’esito dell’atto di deferimento in parola è stata recapitata, allo studio dell’assistente legale medesimo, in data 17.04.2012, ovvero in data antecedente, rispetto al giorno di disputa della gara in epigrafe”.  

“Per quanto concerne invece l’allegata dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà del calciatore Rosi Giuseppe, si evince chiaramente che è del tutto MENDACE”.

Quando chiediamo al Segretario il perchè di una eventuale dichiarazione mendace da parte del calciatore e i rischi che comporta, Tammaro è chiaro

Questi sono aspetti che non ci riguardano, sono cose che il calciatore risolverà con l’avvocato Sperduti e con la società di appartenenza.  La sentenza parla chiaro e non credo che possa essere ristabilito il risultato del campo. Non credo che un Giudice Sportivo assegni la vittoria al Monte di Procida giusto per. Ha fatto degli accertamenti dove viene evidenziato che Rosi ha ricevuto la notifica presso il suo legale. Non credo che un avvocato possa trasferire domicili a testa sua. Ha firmato un atto prendendosi le sue responsabilità, un atto mendace”.

Monte di Procida tranquillo allora?

Si, tranquillissimo. Le carte parlano chiare, andremo a giocarci il play off a Carano”.

Quando ti abbiamo chiesto di fare due battute delucidandoci su questo ricorso, ci hai detto che si era scelta la giornata sbagliata perché eri dispiaciuto e non avevi voglia di parlare. Vuoi dire il perché?

Il 6 maggio sarà una data che difficilmente dimenticherò, non solo per la sconfitta del Napoli che mi ha avvelenato ma soprattutto per la retrocessione della squadra del mio paese, la Sibilla. Non sono ipocrita, sono sincero, mi spiace per lo staff tecnico, per il massaggiatore Di Palma, per i miei fraterni amici Salvatore Di Meo e i magazzinieri Policano e Cristoforo ma soprattutto per i tifosi da Marco, il capo tifoso, passando per Mimmo Castglia e Raffaele Schiano arrivando al più anziano. Il mio pensiero inoltre va per Nicola della Ragione, il professore. È una persona che tifa solo per la Sibilla, il calcio che conta non lo appassiona, è solo “malato” della squadra del suo paese. Questo è un brutto colpo per lui e gli sono solidale sperando che Bacoli risorga calcisticamente quanto prima possibile”.

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