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Protesta al depuratore di Cuma, la melma invade le strade

La mancata puntualità nella corresponsione degli stipendi ai lavoratori impegnati presso il Depuratore di Cuma ha fatto scatenare l’ennesima protesta a Pozzuoli (Napoli). E così, i lavoratori, hanno deciso di aprire i tombini e la melma in pochi minuti ha invaso le strade. I circa cinquanta dipendenti della Hydrogest Campania Spa hanno denunciato in più occasioni le problematiche dell’azienda, tra l’altro posta in liquidazione, e soprattutto la vetustà dell’impianto di depurazione flegreo. La gravità della protesta inscenata questo pomeriggio è seconda solo a quella posta in essere nell’estate del 2009 che portò al blocco totale dell’impianto, con i liquami che finirono in mare senza alcun trattamento per circa 30 ore. Il nuovo blocco dell’impianto era stato paventato dai lavoratori in quanto esasperati dal mancato pagamento da parte della Hydrogest Campania Spa degli stipendi per i mesi di novembre e dicembre e per la tredicesima.

Una situazione di precarietà che, secondo quanto denunciano i lavoratori, si ripresenta periodicamente. La protesta di oggi, hanno spiegato i lavoratori, ha voluto evidenziare anche l’inadeguatezza dell’impianto che in mattinata per un calo di tensione nell’energia elettrica aveva provocato un blocco delle cloclee delle vasche di depurazione, che avevano causato una fuoriuscita di liquami in mare senza essere depurati. “La struttura – hanno denunciato i lavoratori – è da ritenersi del tutto fatiscente. In questo modo continua ad arrecare disagi, nonostante le rassicurazioni giunte dall’assessorato regionale all’Ambiente”.
fonte www.metropolisweb.net

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