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MARE SICURO:in estate 500 persone soccorse in mare,200 barche sequestrate

Duecento barche sequestrate per ormeggi abusivi, quasi 500 persone soccorse in mare di cui 22 in imminente pericolo di vita, 2.000 controlli nelle sette aree marine protette della Campania. Questi alcuni dei numeri che tracciano il bilancio dell’operazione “Mare Sicuro”, che ha tenuti impegnati gli uomini della direzione regionale della Guardia Costiera della Campania durante l’estate con le loro 28 motovedette e 25 battelli veloci che hanno coperto gli oltre 500 km di costa della regione. Un bilancio positivo come sottolinea il direttore marittimo della Campania ammiraglio Domenico Picone: “Nonostante i tagli al bilancio – ha detto l’ammiraglio – siamo riusciti a realizzare interventi per un 25% in più rispetto all’estate 2009 e questo solo grazie all’impegno di tutti gli uomini delle capitanerie”. I numeri degli interventi danno però la misura del poco rispetto delle regole nelle acque della regione: “Purtroppo l’educazione a stare in mare langue – ha spiegato Picone – bastio pensare alle tantissime barche che abbiamo sequestrato mentre ormeggiavano a Napoli proprio davanti al consolato Usa. Il nostro impegno è stato durissimo e alcuni nostri uomini sono stati anche aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro. Nessuno degli incidenti occorsi quest’anno è stato causato da maltempo o da un guasto meccanico ma sempre da mancanza di prudenza”. L’ammiraglio Picone ha ricordato la tragedia del sub rimasto ucciso quest’estate a Riva Fiorita: “La considero una sconfitta per tutti noi, una tragedia. Possiamo affrontarla solo pensando a tutte le vite che abbiamo salvato con i nostri interventi che hanno fatto sì che il bilancio di questa estate non ci fossero altre tragedie”. Picone ha anche sottolineato che sarebbe necessario un maggior rigore nella concessione delle patenti nautiche limitando ad esempio “l’uso di barche che possono raggiungere alte velocità ai giovani neopatentati”. Numerosi gli interventi di controllo dell’inquinamento marino e di controllo ambientale, tra cui la scoperta del villaggio turistico abusivo a Palinuro e la confisca di oltre 200 nasse nell’area protetta della Gaiola: “E’ stata una gioia – ha detto l’ammiraglio – vedere il momento della liberazione delle centinaia di pesci e crostacei ingabbiati nelle nasse”. I dati saranno ora analizzati per programmare i prossimi interventi e saranno sottoposti al vaglio dell’osservatorio sulla sicurezza in mare istituito a giugno e che coinvolge l Prefettura di Napoli e le forze dell’ordine: polizia, carabinieri e guardia di finanza.

fonte www.telecapri.it

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