Monte di Procida Il sito ufficiale dei montesi
E’ una lotta all’ultimo intrattenimento, nonché all’ultimo cartellone lungo le vie della città, quella fra i lidi distesi sul lungomare. Che a suon di dee-jay set e ospiti internazionali si contendono il popolo dell’estate da ballare sulla spiaggia. Il primato, almeno in termini di anzianità, spetta all’Arenile reload di Coroglio, che nel 1994 lancia l’idea di affiancare ombrelloni e lettini alla pista da ballo. Altro club storico che anima il week end in zona Fusaro è il Nabilah, una vera e propria spiaggia danzante che, complice la location racchiusa in un promontorio e circondata dai resti della villa del console romano Servilio Vatia, spopola soprattutto la domenica per l’aperitivo fra sonorità lounge-pop, divani incastonati nella pietra e candele. E ancora sono lunghe le file per entrare a La Rotonda di Bagnoli, al Voga di via Coroglio, al Sohal Beach, sempre al Fusaro.
Proprio nel Golfo di Pozzuoli ha da poco riaperto i battenti anche il Lido Turistico con la quarta edizione di «Chiaro di luna / Jazz & classics… on the beach», dove cenare o godersi il tramonto con vista sulle isole di Capri, Ischia e Procida. Sul Lido Capri, invece, a Licola, hanno messo le mani gli Angels of Love, che da anni organizzano serate a base di musica house. E ancora è interessante la scena di Portici, con il Lido Arturo e il club Grace, che però a causa delle continue aperture e chiusure stentano a decollare. L’offerta, insomma, è variegata e il pubblico si divide a colpi di console.
«Eppure, è difficile differenziare i locali sulla base del target musicale», spiega il promoter Augusto Penna. «Tutto dipende dalla serata e dal dj ospite che possono attrarre pubblico molto diverso nello stesso posto anche da un giorno all’altro», aggiunge. Se il giovedì c’è musica dal vivo, nulla vieta che il sabato sembrerà di essere a Ibiza o Milano Marittima. Sono loro, quindi, i dj, i veri mattatori delle notti da spiaggia, con cachet dai 500 ai 5000 euro che toccano – per i nomi più accreditati – anche le vette dei 50 mila o giù di lì. Al Capri, ad esempio, sono giunti ragazzi da tutta Italia per la festa di Carl Cox.
L’ibridazione fra lido balneare e discoteca, ottima per chi resta in città ad agosto o, in attesa delle ferie, vuole sentirsi già in vacanza per una sera, si declina poi in più alternative. Così, durante i Mondiali le ragazze immagine danzano in completini da calcio o, come ultima frontiera, dopo la notte, si balla in spiaggia anche di giorno, da mezzodì all’aperitivo no stop. Strategie per fronteggiare la concorrenza. Come la contaminazione con le arti visive – un esperimento riuscito fu quello dell’arte nei container alle serate dell’Arenile o la nuova collaborazione del Nabilah con l’artista e il designer Eugenio Tibaldi per gli elementi d’arredo. O ancora fanno da esca massaggi e trattamenti benessere ascoltando in filodiffusione tutte le nuove proposte chill out, lounge, bossa e nu jazz, sushi al tramonto e cabine in cui cambiarsi per passare dalla spiaggia alla pista da ballo.
I clienti del Nabilah, ad esempio, abituati a frequentare il club di domenica, portano con sé shampoo, bagno schiuma e abiti. E, dopo una giornata al sole e una doccia calda, eccoli all’esclusivo aperitivo, reso ancora più glamour dall’arrivo di yacht dalle isole vicine. Accanto a nomi di richiamo del panorama internazionale, e ad un’offerta diversa da quella dei vicini per garantire una distribuzione equa del pubblico, sono ingredienti da non sottovalutare anche liste blindate cui è difficile accedere, pubblicità a tappeto e bravi pr. Lo conferma il battage pubblicitario che sommerge ogni paletto o cartello stradale della città e che, però, pian piano sembra preferire la rete.
