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Gavitello: La strada della discordia

ESPONENTI DELLA CLASSE POLITICA MONTESE METTONO IN RIDICOLO L’ INTERA COMUNITA’ RAPRRESENTATA…

SOLIDALI PARTECIPIAMO ALLO “SCUORNO” SUBITO DAI CITTADINI MONTESI – CONSAPEVOLI DELLA GRAVITA’ DELL’UMILIAZIONE CUI SONO STATI SOTTOPOSTI LORO MALGRADO.

DELEGAZIONE DI CITTADINI DI TORREGAVETA CONCEDE IN UNA TRATTATIVA TENUTASI PRESSO LA PREFETTURA DI NAPOLI LA POSSIBILITA’ AL COMUNE DI BACOLI DI USUFRUIRE TEMPORANEAMENTE DELL’APERTURA DELLA STRADA A TRE CONDIZIONI:

  1. 24 ORE DI VIGILANZA
  2. INSTALLAZIONE COLONNINE RILEVANTI LO SMOG
  3. REALIZZAZIONE ENTRO IL 15 SETTEMBRE c.a. DEL PROGETTO DI ARRETRAMENTO DELLA CUMANA .

Manifesti affissi sui muri di una cittadina, quella di Torregaveta,che ha già dimostrato più volte la propria capacità di portare avanti con determinazione e convinzione le proprie ragioni su abusi perpetrati in suo danno ed ottenerne il degno risultato sperato ( vedi questione non installazione radio –base UMTS da parte di VODAFON OMNITEL di neanche un mese fa) …dovrebbe indurre gli autori degli stessi manifesti, di provenienza Montese, ad una doverosa autocritica di totale inefficienza propositiva e fattiva e far loro chiedere scusa agli stessi cittadini del Comune rappresentato, che siamo certi si sentiranno offesi da tanta poca dignita’ di rappresentanza e appartenenza.. Alla ribalta, su giornali, manifesti e show improvvisati alcuni esponenti della classe politica Montese hanno cercato di procurarsi lustro e considerazione cavalcando l’annoso problema della chiusura o apertura della strada che da “ Piazzale Servilio Vatia, costeggiando il Lido del Fusaro conduce alla Provinciale 92, strada codesta sulla quale da anni vige il braccio di ferro tra Istituzioni Bacolesi ed i cittadini residenti e non in detta via. L’arroganza, la prepotenza e l’intromissione della classe politica Montese in fatti e problemi di competenza e potestà esclusivamente Bacolese ha disorientato il cittadino bacolese facendolo sentire cittadino di serie Z. L’atteggiamento inspiegabilmente remissivo ed afono delle Istituzioni Bacolesi a cospetto di una ingiustificata ingerenza di un Comune limitrofo( Monte di Procida), privo di ragione, potestà amministrativa,politica e giurisdizionale con la predetta via ha creato nel proprio cittadino un profondo spaccato, fatto di sfiducia e diffidenza. I FATTI AL DI LA DI OGNI CONSIDERAZIONE, IN QUESTA TRISTE VICENDA SONO:

Il cittadino Montese, pur avendo a disposizione una strada principale che gli consente l’uscita dal proprio comune ed il raggiungimento di altri luoghi pretende di utilizzare per il raggiungimento degli stessi posti una strada non appartenente alla sua giurisdizione e territorio

  1. la strada resa aperta nel lontano 1998 dal comune di Bacoli per motivi temporanei ( da 5 a 24 mesi) ed urgenti non è mai restituita ai legittimi proprietari nonostante il decorso dei tempi e delle condizioni per le quali era stata temporaneamente occupata
  2. detta strada ha sempre avuto sino ad oggi natura ed uso privato ed è stata utilizzata da SEMPRE per consentire l’accesso pedonale ad edifici e suoli di appartenenza agli stessi proprietari della strada.
  3. una strada che ha consentito a chi ci abitava di respirare aria salubre e permettere ai propri figli di scorazzare con le biciclette senza paura di essere atterrati ed arrotati da un centauro o da un irresponsabile automobilista.
  4. strada o meglio viottolo che per la natura del suo suolo e sottosuolo è nata per sopportare un transito pedonale e veicolare dei soli residenti – 20 famiglie
  5. strada per la quale i VVFF, spesso interpellati, ne hanno sconsigliato l’utilizzo paventando invece la necessità di procedere ad accertamenti sistematici del sottosuolo ( cosa puntualmente disattesa)
  6. strada che notoriamente è asservita nel l proprio sottosuolo dal passaggio di mastodontiche tubature idriche conducenti acqua ad Ischia, dalla densità di pressione notevole, che dal 1998 a causa del passaggio continuo delle automobili e mezzi pesanti sono state oggetto di interventi riparatori per perdita d’acqua, nonché dall’attraversamento di pericolosi cavi elettrici ad alta tensione non intubati
  7. l’indiscriminato e non idoneo uso della predetta via ha avuto come ritorno la determinazione di gravi e diramate lesioni ai muri dei palazzi prospicienti la strada stessa, avvallamenti pericolosi con possibilità di infiltrazioni d’acqua piovana all’interno del sottosuolo e cedimento della stessa, ma cosa ancor più grave dal 1998 il il livello di inquinamento aria- suono ha raggiunto tetti massimi di intollerabilità. Ironia della sorta il grosso contributo dell’alto grado e carico di emissione di gas di scarico si registra proprio da parte della grande quantità di automobilisti Montesi che prediligono detta via per una sorta di comodità di accorciamento di percorso e per la facilità di raggiungimento del proprio comune di appartenenza.
  8. Gli abitanti delle case prospicienti la strada de quo sono costretti dal 1998 a tenere finestre perennemente chiuse inibendosi luce e aria.
  9. il palliativo di ridurre l’indecente traffico a doppio senso cercando di creare un senso unico ha costituito una vera bufalata e cosciente presa per i fondelli, infatti ad oggi in barba a qualunque cartellonistica stradale, a qualunque veto morale e civile si è consumato in detto sputo di strada il più irriverente passaggio a senso improvvisato, cosa tra l’altro favorita dall’atavica assenza assoluta e presenza assicurata ma mai garantita degli addetti al controllo della viabilità ed il risultato è stato quello di assistere ad una comunanza di disturbi sempre più crescenti negli abitanti la detta strada, fisici e psicologici : stress e preoccupante disturbo del sonno.
  10. strada codesta locata accanto a locali e ristoranti, dunque arricchita nella percorrenza della viabilità da cortei di auto in ragione di matrimoni, feste e quanto altro possa essere sintomo e sinonimo di moltitudine di gente e quindi di caos e quindi di auto e quindi di rumori e quindi di smog e quindi di schiamazzi e quindi di rotture di scatole.

Grave è stato il comportamento delle Istituzioni Bacolesi che hanno cercato di spaventare con minacce di arresti e conseguenze penali chi in quel momento stava esercitando una giusta rimostranza nella pienezza delle proprie ragioni., (e che per tali motivi ci si riserva, qualora saranno ravveduti abusi in danno dei manifestanti il diritto di perseguire gli stessi per le idonee vie legali).

Grave è stata certamente l’ostinazione dei rappresentanti del popolo Montese che nel volere perseguire indebitamente la realizzazione di un capriccio dei propri rappresentati, non hanno ritenuto necessario educarli al rispetto dei diritti altrui come si compete ad un buon genitore che nel richiamarsi alla diligenza del buon padre di famiglia è tenuto a volte, nell’interesse dei propri figli all’ingrato ma certamente educativo compito di dire anche : NO spiegandone ovviamente le ragioni.

La classe politica Montese dunque si è esposta in nome di una rappresentanza cittadina per la realizzazione di un fine dal contenuto assolutamente indemocratico ed incostituzionale in quanto fondato sul perseguimento di un vero e proprio tornaconto personale che non può e non deve trovare giustificazione di sorta né in ambiti morali né in quelli civili ne tanto meno in quelli legislativi in quanto è impensabile che il diritto del un cittadino Bacolese, volto alla tutela del la propria salute ed integrità psichica, sancito e garantito dalla Costituzione all’art. 32 possa essere surclassato, sacrificato ed umiliato da una mera esigenza di comodo di una popolazione che con scostumata ingerenza da parte dei propri rappresentanti, pur coscienti e consapevoli di non avere alcuna lecita voce in ordine al
la questione controversa della apertura o chiusura della strada, possa ritenere primaria la propria esigenza di avere ed utilizzare forzatamente una strada altrui per il solo scopo di accorciare tempi e distanze rispetto a quello che l’uso della via principale, perfettamente funzionante, comporta loro.

Ad alcuni assessori troppo poco attenti alla realtà dei fatti, ribadiamo che la lecita reazione degli abitanti le case insistenti su detta strada, che in più di una occasione hanno intentato proteste per la salvaguardia del sacrosanto diritto della tutela della salute propria e quella dei loro figli,è avvenuta nell’ambito di un area privata, che in uno spazio privato si è consumato il dissapore e la delusione di promesse fatte e mai mantenute, e che in ogni occasione l’esercizio di detto malcontento è stato perpetrato con comportamenti che non hanno mai voluto intaccare i diritti altrui stante tra l’altro il fatto che gli unici diritti veramente calpestati e per i quali era ed è necessario intervenire restano quelli propri del cittadino Bacolese, lesi dalla voluta indifferenza di un comune di appartenenza che dolosamente ignaro e sordo alle ragioni dei propri cittadini ha perpetrato negli anni un evidente e notorio abuso di potere favorendo in tutte le occasioni gli interessi inconsistenti di gente di comuni limitrofi e lasciando il proprio cittadino scoperto alle reazioni di coloro che si sono sentiti forti nel insistere su richieste e pretese che andavano fatte morire nel nascere.

POLITICI MONTESI DOPO UN ANNO DI BAGORDI ALIMENTARI DECIDONO DI RECUPERARE FORMA ED IMMAGINE. MA DIGIUNO DICHIARATO NON VALE CON QUALCHE GELATO MANGIATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Dalle stelle alle stalle: ( Le stelle) la protesta di donne esasperate e poi sempre più cittadini arrabbiati ed indignati per le promesse fatte e mai mantenute, per lo scherno cui spesso sono state sottoposte dall’ignoranza e cupidigia di chi ragiona solo in termini di danaro. (Alle stalle ) è stata ragguagliata da altrettanta protesta volta alla realizzazione di un tornaconto personale da parte dei rapp.ti Montesi, tradottasi in un ridicolo schow di improvvisato digiuno, dichiarato integrale ma sulla quale parola molti giurano che l’inghippo vi è stato, un fresco inghippo chiamato vaschettone di gelato, nutriente, dissetante ed energetico l’unica cosa che ci sfugge è la ditta che sponsorizzava l’avvenimento comico. . Le signore mamme e mogli nel venire a conoscenza della ragazzata posta in essere da politici digiunanti hanno maternamente sorriso rendendosi conto che rispetto agli assenti rappresentanti delle istituzioni Bacolesi vi è fortunatamente di peggio, quelli Montesi, che con atteggiamenti fantozziani hanno ridicolizzato tutta la propria comunità rappresentata che senza ombra di dubbio è fatta di gente molto più saggia e responsabile dei loro rappresentanti.

Alla notizia che alcuni assessori Montesi avevano iniziato per protesta lo sciopero della fame, e dalla consapevolezza che il Sindaco di Monte di Procida è un Nutrizionista- dietologo, l’abbinamento a fatti e persone è stato immediato.: Gli assessori in evidente soprappeso, dopo un anno di eccessivo ed ingordo nutrimento,hanno deciso di iniziare un piano di dimagrimento rapido, data l’imminenza della stagione estiva, che portasse loro a raggiungere lo scopo in termini di economia di euro e di tempo, e per non recarsi dunque in strutture a costi notoriamente alti hanno pensato bene di farlo utilizzando lo stress ormai incontrollabile e l’esasperazione della gente di Torregaveta, e sotto debito controllo del proprio dietologo hanno pensato bene di intraprendere un periodo di digiuno colorandolo di significati politici che nei fatti non ha mai avuto.

Gentili signori, il Digiuno ancora oggi in alcuni paesi ed in alcune realtà sociali a noi appartenenti, costituisce una triste realtà, perché tocca popolazioni che lo conoscono perché non hanno nulla di che nutrirsi, neanche il Vostro “ gelato ammacchiato” Molta gente muore per denutrimento.

Considerando che l’unico a potersi sentire, tradito, offeso e deriso nonché leso nei suoi sacrosanti diritti è il cittadino di Torregaveta abbiate la bontà e la dignità di ritiraVi in buon ordine senza reiterare,con l’utilizzo improprio di giornali a tiratura locale, conoscenze che consentono spazi non altrettanto concessi all’altra parte del discorso, strumenti di potere e contrattazione, manifesti e quant’altro un comportamento che in uno stato democratico e civile non può essere ammesso. All’assessore che ha dichiarato di avere intentato lo sciopero della fame mettendo a repentaglio la propria incolumità, rispondiamo che, il passaggio sbuffante e strombettante di auto e moto a qualunque ora del giorno e della notte, nella strada in questione e sotto finestre e balconi di case abitate da adulti e bambini, (stante la presenza di loco locali notturni in loco), è sì un vero attentato alla incolumità, ma di quella degli abitanti che hanno intentato la protesta, lesivo della salute di chi ci abita perché esposto ininterrottamente a inquinamento acustico e atmosferico. La perdita del sonno se perpetrata nel tempo determina nei soggetti che la subiscono fenomeni di stress che conduce ad un tipo di vita disturbato ed ansioso. Non parliamo dei bambini, il cui diritto alla quiete ed all’aria pulita nonché al sonno costituisce uno dei diritti cui non l’uomo politico ma l’uomo padre dovrebbe tutelare a prescindere da ragioni valide o inventate.

Certo è che, nel caso in cui gli stessi assessori decidessero di scioperare ancora, consigliamo loro per la maggiore validità ed incidenza della protesta di intentare lo sciopero della sete. In tal caso però raccomandiamo di non barare e pertanto ci proponiamo come organo di controllo, dunque niente liquidi di nessun tipo neanche quelli intesi alla Pannelliana maniera, liquidi riciclati dal proprio organismo.

Un altro uomo, digiunò per 40 giorni e le cui ragioni sono state sicuramente più valide e più serie di quelle dei signori assessori, ma nonostante ciò siamo certi che in un raffronto diretto tra dette motivazioni, i rappresentanti Montesi avranno sempre l’impudenza di asserire, con la certezza con la quale assurgono ad ogni cosa senza mai mettersi in discussione, che le loro ragioni non hanno confronti, più serie più impellenti. Mi auguro che nella loro malattia di onnipotenza abbiano inteso che l’uomo in questione di cui poc’anzi parlavamo si chiama Gesù Cristo.

Un Politico Montese, avvezzo a contestare ogni iniziativa intrapresa da chiunque a prescindere dalle ragioni addotte, cosa che ha fatto puntualmente anche nella guerra alla installazione della radio base UMTS VODAFON ma che l’ epilogo vittorioso di detta battaglia fortunatamente lo ha tacitato senza bisogno di alcun commento, ha esordito scandalizzato sull’indecenza della possibilità che “chiunque la mattina di un tal giorno decida di occupare chiudere o aprire una data strada. “

Rinverdiamo la memoria e la conoscenza del signore in questione invitandolo a documentarsi sulla natura pubblica o privata della strada, fatto ciò offriamo a costui il privilegio di soggiornare in una delle nostre case prospicienti la strada –gratis vitto ed alloggio e per tutto il tempo che riterrà opportuno . Riserveremo lui uso della camera da letto nella stanza delle meraviglie, quella che usufruisce di una finestra fronte strada . Il signore ospitato dovrà avere però cura di venirci ad abitare durante il suo periodo lavorativo, cosicché possa provare il brivido di sentirsi zombi nell’arco di tutta la giornata di lavoro, vedrà la sua faccia stravolta tipica di chi da giorni non riposa più tranquillo, con nervi pronti a far scattare guerre mondiali, stressato, ansioso, tic
chettato, parchinsonizzato da stress ai limiti del tollerabile.

Di notte dovrà imparare a convivere con rumori e schiamazzi, suoni di clacson e moto rombanti e si troverà ad utilizzare il letto per guardare il soffitto e contare le pecore con la speranza che il vecchio sistema insegnatoci dalle nonne per addormentarci ancora funzioni. Peccato per lui però perché che a causa della forte migrazione di quasi tutte le pecore nel territorio Montese, sono rimasti a Torregaveta solo vecchi lupi che hanno decimato quelle rimanenti e quindi il sonno è diventato un miraggio, privilegio di chi ha la fortuna di essere rappresentato da una classe politica Montese che, bisogna riconoscere, tende a tutela in ogni modo il proprio cittadino trasferendo rogne e problemi ai paesi limitrofi. zpZ Siamo certi che trascorso un solo mese, lui stesso sarà promotore di proteste ed incaparbimenti per far sì che i suoi diritti sacrosanti venissero rispettati. Se questo accadrà, gentile signore, ci vedrà parte sempre parti forti della sua protesta.

All’amministrazione Montese rivolgiamo, per il rispetto che nutriamo per la popolazione che rappresentano un solo invito: quello di attivarsi e concentrarsi per la risoluzione di problematiche attinenti le proprie competenze e potestà e non inoltrarsi in campi loro non riguardanti perché a volte l’ingerenza incontrollata fa sì che un verde innocuo e sconosciuto campo possa diventare palude pericolosa e non gestibile.

Sarebbe sana azione, concentrare gli interessi comuni dei paesi limitrofi al fine di adottare una politica di interesse altrettanto comune nel rispetto di leggi e rapporti di buon vicinato adottando per la risoluzione di una problematica ormai svilente per entrambe le istituzioni locali, Bacolesi e Montesi, una soluzione alternativa alla chiusura e apertura che tenesse conto di entrambi i bisogni, esigenze e aspettative..

Una delegazione ufficiale composta di quattro persone, due signore abitanti nelle case site nel P.zzale Servilio Vatia : sig.re Capuano e Santolillo una avvocato penalista abitante anch’esso in loco avv Caprioli ed un sindacalista avvezzo ad interessarsi delle problematiche del luogo in cui abita, sig. Mormile, persone che hanno già avuto voce in capitolo per altre questioni che hanno interessato il tentativo di lesione dei diritti del cittadino bacolese, sono state parti in causa di una trattativa innanzi al vice sub commissario prefettizio dott Mone, al Vice Comandante dei Vigili di Bacoli dott.. Di Mauro ed all’ ing. Balsamo del Comune di Bacoli responsabile dell’ufficio tecnico di Bacoli, il segretario Comunale di Bacoli dott Schiano nonché al capitano dei carabinieri di Pozzuoli, dott. Italiano per addivenire ad una soluzione definitiva del problema. Ancora una volta i cittadini rappresentati hanno consentito, a dimostrazione della loro buona volontà, di permettere il transito attraverso una strada che strada non è a condizioni accettate e inviolabili:

A) venisse garantita una vigilanza continua di 24 ore sul posto, 24 e neanche un ora in meno.

B) Che entro due giorni venissero installate le colonnine registranti il carico di smog sotto le abitazioni più a rischio,

C) che entro il 15 di settembre 2004 venisse posto in essere il progetto Arretramento Cumana che consentisse la creazione di una strada ulteriore che attraversasse a tergo i detti palazzi consentendo nuovamente il ripristino della originaria chiusura della strada incriminata ridando così lustro a luoghi e tranquillità indebitamente sottratta a persone che sono state costrette per tale abuso perpetrato a rivolgersi a strutture sanitarie con le conseguenze del caso.

Ad oggi le parti che hanno mantenuto l’accordo sono stati solo i cittadini di Torregaveta, mentre le istituzioni non hanno mantenuto nessuna delle tre promesse per lo meno in forma integrale come da loro stesso auspicato. Vigilanza assolutamente non di 24 ma neanche di orari ordinari e continuati, vigilanza tra l’altro forzata dalle continue telefonate di richiesta di intervento da parte dei residenti per la insostenibilità della situazione viaria e delle complicanze ad essa connessi, rumori e smog, soprattutto nei fine settimana, colonnine misuranti lo smog ancora invisibili e mistero sulla realizzazione del progetto.

Gentili rapp.ti del popolo Montese, di fronte a tal incoerenza e presa di fondelli, anche il più tranquillo degli uomini si trasformeremmo in kamikaze . Anziché improvvisare uno sciopero della fame o rischiare figuracce con scritti che non rendono merito a nessuno sia per la inconsistenza del contenuto sia per la inadeguatezza della provenienza sia per la incapacità a mettere su di un foglio bianco un insieme di pensieri compiuti e corretti., fate ammenda . Sulla serenità e salute della gente non vi è dato modo di avere ingerenza e voce . Sappiate rispettare i diritti altrui perché soltanto in questo modo potete darci la speranza che le scelte da noi stesse fatte nella rappresentanza politica e nazionale possano portare alla pianificazione di un programma di risanamento di un Italia che soprattutto negli ultimi anni non brilla certo di immagine e correttezza.

f.to

I cittadini residenti la strada per cui è documento
E cittadini che muniti di alto senso civico sostengono
Le loro ragioni.

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